La famiglia alla luce della Parola di Dio



 

Tratto dal sussidio n. 2 (www.amorislaetitia.va)

 

L’amore autentico è sempre fecondo


Santo Padre
«La fecondità della coppia è immagine del dinamismo dell’amore che si muove in
Dio, dell’atto creatore di Dio. L’amore fecondo, l’amore che genera, è simbolo delle
realtà intime di Dio. Ogni volta che viene concepito un bambino, l’uomo e la donna
procreano insieme a Dio, donano un Figlio a Dio, che interviene in quell’amore. Per
questo ogni vita umana è unica e preziosa e bisogna proteggerla».
«La coppia che ama e genera la vita è la vera “scultura” vivente (non quella di pietra o
d’oro che il Decalogo proibisce), capace di manifestare il Dio creatore e salvatore. Perciò
l’amore fecondo viene ad essere il simbolo delle realtà intime di Dio. […] La capacità di
generare della coppia umana è la via attraverso la quale si sviluppa la storia della salvezza.
In questa luce, la relazione feconda della coppia diventa un’immagine per scoprire e
descrivere il mistero di Dio». AL 11


Pedro e Trini
Pedro: «Siamo consapevoli che Dio ci ha donato i nostri figli, ma essi non sono di
nostra proprietà. Il nostro compito è di aiutarli a compiere la loro missione, a realizzare
i loro originali progetti di vita».


Trini: «Ci trasmettiamo la fede gli uni agli altri, i genitori ai figli e i figli ai genitori.
I genitori trasmettono la paternità di Dio e i figli ci insegnano che cosa significhi
essere figli ed essere bambini».
«La Bibbia considera la famiglia anche come la sede della catechesi dei figli. […]: «Ciò
che abbiamo udito e conosciuto e i nostri padri ci hanno raccontato non lo terremo nascosto
ai nostri figli, raccontando alla generazione futura le azioni gloriose e potenti del
Signore e le meraviglie che egli ha compiuto. […] Essi poi si alzeranno a raccontarlo ai
loro figli» (Sal 78,3-6). Pertanto, la famiglia è il luogo dove i genitori diventano i primi
maestri della fede per i loro figli. E’ un compito “artigianale”, da persona a persona:
«Quando tuo figlio un domani ti chiederà […] tu gli risponderai…» (Es 13,14)». AL 16


«Il Vangelo ci ricorda anche che i figli non sono una proprietà della famiglia, ma hanno
davanti il loro personale cammino di vita. Se è vero che Gesù si presenta come modello di
obbedienza ai suoi genitori terreni, stando loro sottomesso (cfrLc 2,51), è pure certo che
Egli mostra che la scelta di vita del figlio e la sua stessa vocazione cristiana possono esigere
un distacco per realizzare la propria dedizione al Regno di Dio». AL 18L’amore autentico è sempre fecondo.


Santo Padre
«La fecondità della coppia è immagine del dinamismo dell’amore che si muove in
Dio, dell’atto creatore di Dio. L’amore fecondo, l’amore che genera, è simbolo delle
realtà intime di Dio. Ogni volta che viene concepito un bambino, l’uomo e la donna
procreano insieme a Dio, donano un Figlio a Dio, che interviene in quell’amore. Per
questo ogni vita umana è unica e preziosa e bisogna proteggerla».


«La coppia che ama e genera la vita è la vera “scultura” vivente (non quella di pietra o
d’oro che il Decalogo proibisce), capace di manifestare il Dio creatore e salvatore. Perciò
l’amore fecondo viene ad essere il simbolo delle realtà intime di Dio. […] La capacità di
generare della coppia umana è la via attraverso la quale si sviluppa la storia della salvezza.
In questa luce, la relazione feconda della coppia diventa un’immagine per scoprire e
descrivere il mistero di Dio». AL 11


Pedro e Trini
Pedro: «Siamo consapevoli che Dio ci ha donato i nostri figli, ma essi non sono di
nostra proprietà. Il nostro compito è di aiutarli a compiere la loro missione, a realizzare
i loro originali progetti di vita».
Trini: «Ci trasmettiamo la fede gli uni agli altri, i genitori ai figli e i figli ai genitori.
I genitori trasmettono la paternità di Dio e i figli ci insegnano che cosa significhi
essere figli ed essere bambini».
«La Bibbia considera la famiglia anche come la sede della catechesi dei figli. […]: «Ciò
che abbiamo udito e conosciuto e i nostri padri ci hanno raccontato non lo terremo nascosto
ai nostri figli, raccontando alla generazione futura le azioni gloriose e potenti del
Signore e le meraviglie che egli ha compiuto. […] Essi poi si alzeranno a raccontarlo ai
loro figli» (Sal 78,3-6). Pertanto, la famiglia è il luogo dove i genitori diventano i primi
maestri della fede per i loro figli. E’ un compito “artigianale”, da persona a persona:
«Quando tuo figlio un domani ti chiederà […] tu gli risponderai…» (Es 13,14)». AL 16
«Il Vangelo ci ricorda anche che i figli non sono una proprietà della famiglia, ma hanno
davanti il loro personale cammino di vita. Se è vero che Gesù si presenta come modello di
obbedienza ai suoi genitori terreni, stando loro sottomesso (cfrLc 2,51), è pure certo che
Egli mostra che la scelta di vita del figlio e la sua stessa vocazione cristiana possono esigere
un distacco per realizzare la propria dedizione al Regno di Dio». AL 18